Come ottenere il discernimento biblico

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«La dichiarazione delle tue parole illumina, dà intelletto ai semplici» (Salmo 119,130)

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Riflessioni fra cielo e terra: Aneddoti evangelici e non, e l’umorismo nella Bibbia. Ecco le rubriche principali: Scenario biblico - Vita di comunità - Abbecedario riflessivo - Ad acta - Dietro il velo - Casella postale biblica - Variazione delle costanti - Puntigli e indovinelli - Sapienza da quattro soldi - Massime e minime - Col senno del poi.

 

È «psicoterapia biblica» in forma di umorismo.

 
 
 

 

 
 

 

 

 
 
 
 
 

 

L’IDOLATRIA È UN ABOMINIO PER DIO

 

 di Giovambattista Mele - Nicola Martella

 

Anche oggigiorno molti conoscono i Dieci Comandamenti, che Dio diede a Mosè sul monte Sinai. Essi furono «incisi su tavole di pietra dal dito di Dio» e furono deposti nell’arca del patto come costituzione della volontà di Dio.

     Il contenuto dei Dieci Comandamenti ha ispirato nel corso dei secoli tanti popoli a porre tali principi alla base dell’ordine e del benessere sociale. Essi sono una rivelazione della natura di Dio. Egli disse allora agli Israeliti: «Siate santi, perché io sono santo» (Lv 11,44s; 19,2).

     Gesù condensò la Torà in due comandamenti: «Ama il Signore Dio con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, e con tutta la forza tua e con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso» (Lc 10,27).

     Qui di seguito vogliamo approfondire il secondo comandamento che recita: «Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servire loro, perché io, l’Eterno, il Dio tuo, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano e uso benignità, fino alla millesima generazione, verso quelli che m’amano e osservano i miei comandamenti» (Es 20,4ss).

     Si noti dapprima la responsabilità dei padri per il destino dei loro figli!

 

A ciò si aggiunga, come dice il Signore, Egli è un «Dio geloso». E non lascia impunito nessuno che si prostra dinanzi a qualsiasi immagine o statue di legno, di gesso o di metallo, rendendogli così il culto, ossia rivolgendogli, preghiere, venerazione e adorazione di qualsiasi natura. L’apostolo Paolo afferma che un tale culto viene in effetti rivolto ai demoni! (1 Cor 10,20s). Qualunque tradizione religiosa, che contrasta con la Parola di Dio o l’abolisce (cfr. Mc 7,13), ha un’origine diabolica (cfr. Gv 8,44). Gli idolatri impenitenti sono chiaramente destinati alla morte eterna, allo stagno di fuoco e di zolfo, che comunemente chiamiamo inferno (Ap 21,8).

     Dio rivendica che veneriamo, adoriamo e serviamo solo Lui. Il rispetto verso Dio è l’elemento principale dei Dieci Comandamenti.

 

Gesù, insegnando ai suoi seguaci il «Padre nostro», con la prima richiesta — «Sia santificato il tuo nome» (Mt 6,9) — mise subito in risalto il fatto che considerava il rispetto per Dio l’elemento primario perché l’uomo possa avvicinarsi a Dio.

     È sorprendente notare l’ignoranza della gente riguardo alle leggi del Signore e come ogni giorno molte persone, conversando con altre, bestemmino il nome di Dio o lo usino in maniera superficiale e irriverente.

     L’uso vano del nome di Dio (Es 20,7) era proibito quanto l’idolatria. Ambedue sono una grande offesa per Dio, è lesa maestà.

     È evidente che l’idolatria non si possa accordare col grande comandamento: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua anima» È abominevole quando i cristiani si prostrano davanti a idoli fatti da mano d’uomo o li venerano. Lo stesso vale per coloro che fra nazioni e popoli non sono ancora cristiani.

     Anche oggigiorno, il Signore ancora punisce chiunque venera, onora e rende il culto a un idolo. Se non si ravvedono, sono destinati alla «morte seconda», ossia all’inferno. Diversamente sono scritti nel libro della vita tutti coloro che amano Dio e gli danno onore e gloria, che amano suo Figlio Gesù Cristo, accettandolo come Signore e Salvatore, e che si pongono sotto la guida dello Spirito Santo.

     Possa lo Spirito di Dio illuminarci e guidarci affinché non cadiamo nel peccato dell’idolatria, ma adoriamo solo Dio. A Dio solo sia la gloria, l’onore e la potenza nei secoli dei secoli.

 

► URL: http://lucebiblica.altervista.org/Articoli/Idolatria_abominio_Mds.htm

09-07-2007; Aggiornamento: 07-06-2015

 

 

«Bada a te stesso e all’insegnamento; persevera in queste cose, perché, facendo così, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano» (1 Timoteo 4,16)

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