Come ottenere il discernimento biblico

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IL BISOGNO DI PACE

 

 di Giovambattista Mele - Nicola Martella

 

Stiamo vivendo in un mondo corrotto e perverso, e una buona parte dell’umanità si trova attualmente in una condizione critica e spaventosa per la situazione esteriore o per quella interiore. È però meraviglioso sapere che esiste una persona che, nonostante tutto, può assicurare la pace, la vera pace insieme a una speranza che non delude, ossia a un’attesa che rassicura e procura gioia all’anima dell’uomo.

     Questa persona si chiama Gesù Cristo, il quale è venuto sulla terra più di duemila anni fa per portare appunto la pace, la pace divina. Fin dalla sua nascita l’esercito celeste esclamò: «Gloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra fra gli uomini che Egli gradisce!» (Lc 2,14). E il profeta Isaia lo profetizzò sette secoli prima che sarebbe venuto il Messia quale «principe di pace» (Is 9,5).

     Purtroppo, come scrisse l’evangelista Giovanni, «È venuto in casa sua, e i suoi non l’hanno ricevuto» (Gv 1,11). Israele non fu unanime nell’accettare il più grande dono di Dio, anzi parte d’esso lo rigettò a tal punto che gridò per due volte: «Crocifiggilo!» (Lc 23,20); lo stesso vale per l’umanità in generale.

     Non c’è da meravigliarsi, quindi, se la generazione odierna non trova pace malgrado sforzi e tentativi. Governanti e politici, in prima persona o con l’ausilio di sociologi e psicologi, cercano di rasserenare la società, usando buone parole e promesse affascinanti, per convincerla d’una «imminente normalizzazione», di futuri sviluppi positivi per tutti che garantiranno la pace sociale e il progresso.

     Ci sono al riguardo certamente nobili tentativi di persone di buona volontà. Studiando la storia, sappiamo comunque che l’uomo non può promettere pace né garantirla. Anche laddove si realizza una pace sociale e aumenta il benessere, nessuno può garantire quella interiore; basta guardare le statistiche dei dipendenti da sostanze, che influenzano la psiche (psicofarmaci, droghe), e dei suicidi nei cosiddetti paesi sviluppati.

     Secondo la Bibbia, l’uomo non potrà mai avere pace fino a quando non avrà accettato Gesù, l’unico portatore di pace. Egli stesso ha detto: «Io vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà» (Gv 14,27). Il Signore Gesù, nella sua infinita bontà, è disposto a concedere ancora oggi la pace a coloro che la ricercano con tutto il loro cuore.

     A differenza della pace che governanti, politici, ideologie e religioni offrono in questo mondo, la pace di Gesù è autentica, perché è reale, è da Lui garantita e si realizza soprattutto nell’anima dell’uomo. La pace di Gesù Cristo non ha limiti. Essa è eterna come lo è il suo datore! Questa pace è potente, trasforma l’uomo in un modo così totale che egli diventa una nuova creatura. Da quel momento, questa pace costituisce il fondamento, lo stile di vita e lo scopo della vita terrena; e, allo stesso tempo, prepara l’individuo alla vita eterna.

     Parlare di una pace realizzabile è oggi dunque possibile. La si può ricevere gratuitamente se la si chiede con sincerità di cuore a Gesù, accettandolo come Salvatore e Signore della propria vita. Non si tratta di un’idea astratta né di un’utopia: è una realtà che hanno sperimentato già milioni di credenti!

     Nella Bibbia la pace con Dio e la pace dell’anima sono l’efflusso dell’entrata dell’uomo nel patto divino, che avviene mediante la sottomissione a Lui, cosa che è illustrata dal «giogo». Perciò, chiunque voglia ricevere questa pace, deve ubbidire a quella voce che grida: «Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, e io vi darò riposo. 29Prendete su voi il mio giogo ed imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; 30poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero» (Mt 11,28).

     Chi prenderà su di sé il giogo di Cristo, otterrà salvezza. Allora il suo cuore sarà inondato d’una pace profonda. Potrà quindi confidare appieno nel Signore Gesù, il quale l’accetterà a braccia aperte. Egli potrà altresì fare propria la seguente promessa: «È la pace di Dio che sopravanza ogni intelligenza, guarderà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù» (Fil 4,7).

     Quanti dei lettori sentono questa pace nel cuore? In quanti di loro regna questa pace? Chi non ha ancora aperto la porta del suo cuore, può farlo oggi, e non se ne pentirà.

     Qui da noi di colpi di cannoni se ne sentono pochi oggigiorno; altrove nel mondo è diverso. In tutto il mondo a decimare molta gente ci sono altri tipi di colpi. Gente senza pace la cerca in palliativi e surrogati come ad esempio, droghe di vario genere, psicofarmaci, esoterismo, guru, ideologie politiche e religiose; altri si inebriano di consumismo, di edonismo, di materialismo o inseguono la chimera del successo e della notorietà. Molti di loro per disperazione mettono fine alla propria vita. Uomini senza pace diventano spietati verso i loro simili, li trattano come numeri e merce e tolgono agli altri ciò che essi stessi non possono avere: serenità, gioia, speranza e pace. Tutto ciò danneggia il cuore e la vita dell’uomo che fa tali cose e di chi le subisce.

     Da tale labirinto si può uscire. La Parola di Dio mostra la via della pace. L’apostolo Paolo ha così condensato l’offerta di pace divina: «Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, 2mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio» (Rm 5,1s).

 

► URL: http://lucebiblica.altervista.org/Articoli/Pace_bisogno_Sh.htm

09-07-2007; Aggiornamento: 07-06-2015

 

 

«Bada a te stesso e all’insegnamento; persevera in queste cose, perché, facendo così, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano» (1 Timoteo 4,16)

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